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AGORDO – FRASSENE’
Dopo la Coppa dell’Agordino, che si svolse nel 1948, sul percorso Agordo – Forcella Aurine, l’Automobile Club Belluno, in collaborazione con la Pro loco e l’Associazione della Conca Agordina, organizzò sei edizioni di questa corsa in salita.
Fu, dunque, un’iniziativa finalizzata anche a valorizzare le potenzialità turistiche dell’Agordino. La prima, svoltasi nel 1962, vide vincitore il veronese “Noris” su Porsche 1600; la seconda, nel 1963, Francesco Ghezzi con una Lotus 27; la terza, nel 1964, Herbert Demetz con Abarth Simca 2000, con la media-record di km 102,531/h; la quarta e la quinta Edoardo Lualdi Gabardi rispettivamente su Ferrari 250 Le Mans e su Abarth 2000. La sesta edizione si svolse solo nel 1972 per lo stato delle strade a seguito della disastrosa alluvione del novembre 1966 e fu vinta da “Noris” su Porsche 908. Nel 1973, dopo che la macchina organizzativa era già partita, la gara fu definitivamente sospesa per problemi di sicurezza. La partenza era sempre fissata ad Agordo, mentre il percorso ebbe dei prolungamenti: dagli iniziale km 7,2 con 473 mt di dislivello si arrivò ai 10,020 Km (fino a loc. Foch) del 1966 per motivi di titolarità (quell’anno la gara aveva validità per il Campionato Italiano di velocità) con 505 mt di dislivello. Il primo premio (Trofeo Esso), nell’edizione del 1964, fu un’opera in bronzo titolata “La giovinezza” dell’artista di Falcade Augusto Murer.
La gara era amata perché molto veloce. Il parterre di partenza fu sempre più affollato (dai 60 partenti della I^ edizione al record della VI^ e ultima edizione del 1972 con 184), sia da semplici appassionati del volante che da valenti piloti di specialità, non solo bellunesi (fra i quali Mario Facca, Giocondo Garna, “Berto” e Guido Gidoni, Danilo Ferrazzi e il giovane Vittorio Tabacchi) o veneti, ma di tutto il Centro Nord d’Italia, in cui era sempre nutrita la pattuglia bresciana.
Oltre ai vincitori assoluti già citati, ricordiamo Paolo Lado, Angelo Caffi (padre di Alex), “Pippo” Nardari, Lino Caprioli, Gianfranco Bonetto, Silvano Frisori, Arduino Becchetti. Piloti che furono vincitori assoluti o d’ottimo piazzamento nelle più importanti corse in salita del Nord Italia. Ma l’Agordo – Frassenè è passata alla storia in quanto l’edizione del 1964 segnò esordio, col n.ro 60 su Abarth 850, di un giovane pilota veneziano dal brillante futuro sportivo, Sandro Munari, pluricampione mondiale Rally.