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ALPE DEL NEVEGAL

L’Alpe del Nevegal è una gara di velocità in salita, a tutt’oggi appuntamento dei più prestigiosi del Calendario ACI-CSAI, che si svolge sul Colle omonimo a pochi chilometri da Belluno da cui si gode uno splendido panorama della città.

E’ nata nel 1954, precisamente il 12 settembre, come gara sociale, dunque riservata esclusivamente ai soci dell’Automobile Club Belluno, con un tracciato totalmente bianco. La seconda edizione si svolse solo nel 1958 e già la gara vede partecipazioni di piloti non bellunesi. La Coppa d’Oro delle Dolomiti era stata sospesa e l’interesse dell’Automobile Club Belluno trovò il suo naturale sviluppo proprio nella gara del Nevegal sino al 1973, anno in cui un grave incidente ne determinò la sospensione. Ci fu una parentesi solo nel 1961 per l’ingente esborso finanziario, si disse, che l’Automobile Club Belluno dovette affrontare quell’anno per l’organizzazione del Rally delle Alpi. Anni mitici quegli anni in cui le verifiche venivano effettuate in Piazza Martiri davanti alla Sede dell’Automobile Club in un’atmosfera di fermento e passione tra gli sportivi e di curiosità fra residenti e turisti. La gara riprese nel 1989 con un Comitato organizzatore costituito dall’Automobile Club Belluno e da appassionati esterni e con questa formula proseguì sino al 1993. Dopo un anno di sosta, nel 1995 l’Alpe del Nevegal riprese su iniziativa della Scuderia Tre Cime Città di Belluno e, con questa impostazione, l’organizzazione della gara è proseguita sino ad oggi. La partenza è fissata fin dalla prima edizione a Caleipo, mentre l’arrivo è stato posto in varie località: la Colonia Miari, il Piazzale Nevegal, la Faverghera. Ne sono derivati percorsi di varia lunghezza (dai 7,7 km della prima edizione ai 12,2 Km dell’edizione del 1972) e vari dislivelli (dagli iniziali 550 mt sino agli 880 degli anni 70).Nelle prime edizioni la gara si svolgeva su unica manche, ma con la ripresa del 1989 fu adottata (ma non ad esempio nel 1993) anche la formula delle due manches con classifiche redatte per somma dei tempi. Due curve memorabili sono la Curva del Cristo, ma soprattutto la temuta Curva alla cava Bisinella, il cui tasso tecnico richiede ai piloti grande controllo della macchina. L’Alpe del Nevegal ha visto la partecipazione di grandi nomi della specialità: Scotti, che fu pilota anche Formula 1, Cella, i Demetz, Peter Shetty, futuro pilota e direttore sportivo della Ferrari, Lualdi Gabardi, Baribbi, “Noris”, Nesti, Irlando, Tschager, Calicetti, cui vanno aggiunti molti piloti bellunesi tutt’ora molto legati alla gara.

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